14 aprile 2024

III Domenica di Pasqua










 

 

Post pandemia: si ritorna alla normalità

(indicazioni tratte dal sito della Diocesi di Padova)

Mercoledì 3 maggio 2023

Tenuto conto dell’andamento attuale della pandemia, in data odierna vengono abrogate le indicazioni rimaste in vigore per le celebrazioni liturgiche: si tornerà, quindi, alle consuete abitudini e a quanto previsto dai libri liturgici.

In particolare:

  • le mascherine nei luoghi di culto diventano facoltative.
  • La processione offertoriale e la raccolta delle offerte sono possibili durante la celebrazione.
  • Si inviterà allo scambio della pace attenendosi alle indicazioni del messale e recuperando l’abituale gesto fisico.
  • I ministri (sia chierici che laici) che distribuiscono la comunione in chiesa non sono tenuti ad usare la mascherina, ma viene loro chiesto di igienizzare bene le mani prima di cominciare la distribuzione.
  • La comunione eucaristica può essere distribuita sulle mani o sulla lingua, così come richiesto dai fedeli.
  • Nella visita ai malati rimane l’obbligo per il ministro della comunione (chierico o laico) di indossare una mascherina e di igienizzare bene le mani prima della distribuzione.
  • Per le celebrazioni in strutture sanitarie e sociosanitarie si seguano le norme sull’utilizzo delle mascherine previste per i luoghi in cui si svolgono.
  • Ovviamente, in caso di Covid o di salute precaria, si useranno gli accorgimenti ormai noti e le attenzioni che servono.

 

Padova, 3 maggio 2023


Apertura del Sinodo diocesano della Chiesa di Padova

Domenica 5 giugno, ore 16.30 – Padova, basilica Cattedrale – diretta streaming sul sito della Diocesi e su Telechiara (canale 17)

 

Domenica 5 giugno 2022, solennità di Pentecoste, con l’apertura del Sinodo diocesano, la Chiesa di Padova entra in una fase “storica”: per la prima volta dopo il Concilio Vaticano II sosterà, in ascolto dello Spirito, per considerare la strada che ha davanti a sé in questo tempo di grandi cambiamenti e per arrivare a scegliere una visione di Chiesa che sia capace di adeguare l’annuncio del Vangelo al contesto di vita.

La celebrazione di apertura, presieduta dal vescovo Claudio Cipolla, si terrà domenica 5 giugno, a partire dalle ore 16.30, in basilica Cattedrale, a Padova e sarà trasmessa in diretta streaming sul sito della Diocesi di Padova e in diretta televisiva dall’emittente Telechiara, sul canale 17 del digitale terrestre.

La solenne celebrazione di apertura del Sinodo a cui parteciperanno anche le autorità, i rappresentanti di istituzioni civili, religiose e delle altre chiese cristiane, vedrà la presenza dei membri della Segreteria del Sinodo, (che ha accompagnato tutto il lavoro di questo anno di preparazione); della Commissione preparatoria (composta da 60 persone, che hanno individuato i temi che saranno oggetto del Sinodo diocesano) e dell’Assemblea sinodale, (composta da circa 400 persone), che proprio durante la celebrazione si insedierà e con la professione di fede pubblica assumerà, a nome della Chiesa, questo importante compito a servizio del discernimento ecclesiale nel corso del Sinodo diocesano.

La celebrazione sarà inoltre caratterizzata da tre segni: la processione d’ingresso con il libro dei Vangelila colletta all’offertorio dedicata a sostenere tre progetti di Caritas diocesana orientati a farsi carico di situazioni di disagio e precarietàla comunione agli ammalati con l’invio dei ministri straordinari della comunione a partire da questa celebrazione eucaristica.

L’apertura del Sinodo arriva dopo un anno di intenso lavoro di preparazione che ha visto coinvolta la segreteria del Sinodo, la Commissione preparatoria incaricata di individuare i temi che saranno ora materia del Sinodo e oltre 12 mila persone che hanno partecipato attivamente agli spazi di dialogo, producendo più di tremila pagine di relazioni, poi consegnate alla Commissione preparatoria, per il delicato lavoro di discernimento sui temi. Al termine di questo anno di preparazione sono stati individuati 14 temi, suddivisi in tre ambiti: dimensioni trasversali, soggetti, cantieri.

Con l’apertura del Sinodo si entra nel vivo di questo “santo viaggio” la cui conclusione è prevista entro dicembre 2023. Il lavoro del Sinodo diocesano si muoverà sui temi individuati e su alcune prospettive di fondo: la conversione in chiave missionaria di tutta la pastorale; il volto e lo stile fraterno delle nostre parrocchie perché rendano accessibile il Vangelo alle persone; l’inculturazione del Vangelo in un contesto non più visibilmente cristiano nel quale i riferimenti valoriali al messaggio e alla persona di Gesù sono diventati labili.

Il percorso di discernimento che si apre per la Chiesa di Padova sarà accompagnato da un brano evangelico di riferimento – la narrazione delle nozze di Cana del Vangelo di Giovanni (Gv 2, 1-11) – e da un’immagine realizzata dall’illustratrice Elisabetta Benfatto. (tratto dal sito della Diocesi di Padova)





Schievenin – 15 agosto 2021

Messa alla grotta

della Madonna di Lourdes

celebrata da Mons. Claudio Cipolla

Green pass e celebrazioni liturgiche

(dal sito della Diocesi di Padova)

 

Di seguito una scheda riassuntiva rispetto alla necessità della certificazione verde – Green pass 

Il Decreto Legge del 23 luglio 2021, come ormai noto, introduce l’obbligo di munirsi di certificazione verde (“Green Pass”) per usufruire di alcuni servizi o prendere parte ad alcune attività determinate dalla Legge. 

• La certificazione non è richiesta per partecipare alle celebrazioni. Si continuerà a osservare quanto previsto dal Protocollo CEI-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, comunione solo nella mano, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote. 

• Come per le celebrazioni, non è richiesta la certificazione per le processioni. Sono ancora valide le raccomandazioni e le misure comunicate l’11 giugno 2020: obbligo d’indossare la mascherina e di mantenere una distanza interpersonale di 2 m per coloro che cantano e 1,5 m per tutti gli altri fedeli. Ciò, in modo particolare, per evitare assembramenti. Queste misure sono ancora attuali e possono continuare a essere garantite. Criteri di riferimento restano il buon senso e l’andamento della situazione epidemiologica nel luogo e nel momento in cui si svolge la processione. 

La certificazione è invece obbligatoria, a partire dal 6 agostoper accedere ad altre attività organizzate o gestite da enti ecclesiastici, come ad esempio: 

• servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio (anche bar) per il consumo al tavolo, al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; 

• musei, altri istituti e luoghi di cultura e mostre; 

• sagre e fiere, convegni e congressi; 

• piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; 

• centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, dei centri estivi, e le relative attività di ristorazione. 

Sono esplicitamente esclusi dall’obbligo di possedere la certificazione verde i partecipanti ai centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione. Questo significa che non è necessario il Green Pass per le persone coinvolte nei centri estivi parrocchiali (oratori estivi, CRE, GREST, ecc…), anche se durante esso si consumano pasti. 

La certificazione è anche necessaria per partecipare ai ricevimenti successivi a celebrazioni civili o religiose (feste di nozze o altre ricorrenze) e per accedere alle RSA. 

Sono esenti dall’obbligo del “Green Pass” i minori di età inferiore ai 12 anni e i soggetti esenti sulla base d’idonea certificazione medica. 

Il controllo della certificazione spetta agli organizzatori dell’attività.

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Si segnala inoltre una raccomandazione giunta dalla Regione Veneto in merito all’effettuazione dei test di screening per SARS-CoV-2 per i servizi ai minori:

In considerazione dell’attuale scenario epidemiologico, la Regione del Veneto ha inserito nei gruppi target di popolazione per cui è previsto l’offerta dello screening gratuito per SARS-CoV-2, i soggetti coinvolti (minori e operatori) nelle attività dei Servizi educativi e ricreativi per minori (DGR 727/2021). 

L’attuale aumento di incidenza di nuovi casi in particolare nelle fasce di età più giovani, rafforza la raccomandazione di aderire a tale offerta di screening per tutti ed in particolare per i servizi che prevedono il pernottamento o lo svolgimento di sport da contatto. Si ricorda inoltre che è comunque disponibile la vaccinazione a partire dai 12 anni di età. 

In particolare si ribadisce l’importanza di programmare il test di screening prima della partenza per attività che prevedono il pernottamento (entro le 48 ore) al fine di intercettare eventuali soggetti positivi che potrebbero determinare l’insorgenza di un focolaio, con conseguenze rilevanti oltre che per la salute individuale e collettiva, anche sull’organizzazione delle attività stesse. 

Si chiede la consueta collaborazione, ognuno per il proprio ambito di competenza, per dare massima diffusione a tali raccomandazioni al fine di favorire la più alta adesione.